Il progetto di una casa dalla A alla Z.

 

Provo per un attimo ad immaginare quante

domande possono insorgere in te che ti  accingi a fare casa.
Una domanda che sicuramente ti sarai fatto è questa :

Mi affido ad un professionista o faccio da me ?
Se hai deciso dì imbarcarti sulla strada del fai da te, sicuramente avrai le idee chiare ma presto potresti accorgerti che solo quelle non bastano.

Provo a spiegarmi.

Un progetto si compone di diverse parti .

Oltre la parte burocratica per la quale per ovvie ragioni necessita dell’apporto di un professionista, almeno per determinati tipi di intervento, il progetto parte da un idea che prende corpo in una serie di passaggi obbligati.

Provo ad elencarli:

1.Il progetto va disegnato.

Se non metto tutto su carta (o pc) rischio di commettere errori di valutazione che possono comportare problemi di spazi e  misure inadeguate.  Sicuramente non si tratterà di tirare quattro linee, non per niente per imparare a disegnare un progetto sono necessari anni di studio ed esperienza.

2.Il progetto ancora prima che disegnato  va creato, va pensato.

Partendo dalle esigenze e dai gusti personali in questa fase non si tratta di pensare solo a come posizionare muri o porte ma a come creare spazi che siano allo stesso tempo belli e funzionali. Il progetto che viene fuori è frutto di un ragionamento e un percorso complesso nel quale il tratto di matita dettato dall’istinto si arricchisce di un significato profondo.

“Progetta sempre una cosa considerandola nel suo più grande contesto, una sedia in una stanza, una stanza in una casa, una casa nell’ambiente, l’ambiente nel progetto di una città”
(Eliel Saarinen)

3.Il progetto va reso realizzabile.

In questa fase occorre coordinare le varie maestranze che entrano in gioco: muratore, piastrellista, idraulico, elettricista, falegname , gessista e indoratore…..E qui vengono i nodi al pettine !!!

Dovrai inseguire tutti e tutti ti chiederanno spiegazioni sul lavoro degli altri e il perché è fatto in quel modo, non risparmiando a volte critiche sul lavoro altrui. Questo accade soprattutto se non c’è stato un coordinamento dei lavori, se è mancato colui che deve legare e prevedere il lavoro di tutti, ovvero il direttore dei lavori.

Poi attenzione a scegliere per tempo i materiali di rivestimento piuttosto che i termo-arredi o le luci.

Direi poi che non è solo un problema di tempo, ma anche e soprattutto di saper scegliere e di aver cura dei dettagli. Potresti ritrovarti a dovere fermare i lavori se ti saranno sfuggiti dettagli importanti, oppure di dovere sostituire del materiale non idoneo … Insomma bisogna prevedere tutto,altrimenti rischi di cadere nel vortice dello sconforto.

A questo punto potresti ritornare sulla domanda di partenza e chiederti:

Ma non era meglio affidarsi ad un professionista?

Sicuramente il mio ragionamento ti sembrerà di parte, e in fondo non lo nego, ma il fatto è che la mia esperienza sul campo mi ha fatto vivere in prima persona la complessità e la professionalità che devono stare dietro ad un lavoro ben fatto.

E poi i  risultati si vedono. Saltano fuori dettagli ben curati che solo un lavoro ben progettato può vantarsi di avere. Ovviamente si tratta di scegliere e per fortuna il mondo è bello perché è vario. Però se scegli di affidarti ad un professionista sarà tutta un’altra storia.

Innanzi tutto ti semplificherai la vita e guadagnerai tempo.

Poi avrai qualcuno al quale chiedere tutto.

Ed inoltre coordinerà per te il lavoro degli altri, lasciando a te il solo  piacere di pensare che si sta lavorando per realizzare la casa dei tuoi sogni.

Un’altro consiglio ancora.

Se scegli un architetto sappi che sarà felice, al di là del compenso economico, di realizzare per te la casa dei tuoi sogni. Permettigli di supervisionare il lavoro di tutti, perché lui o lei avrà concepito quella casa dalla a alla z come un opera unica .

L’avrà immaginata in tutti i suoi dettagli e ogni forma o angolo è frutto di un ragionamento ed un percorso che qualcun’altro non può conoscere. Basta poco per rovinare l’armonia di un progetto.

Dunque fidati.

Tanti si permetteranno di dispensare  consigli, ma penso che ognuno ha il suo mestiere e la sua professionalità.

L’Architetto è come un direttore d’orchestra .Ogni strumento va accordato dal musicista al meglio.

Esso produce di suo un suono armonioso.

Ma se ogni musicista suonasse uno spartito diverso non verrebbe fuori di certo una bella sinfonia.

Se invece ogni musicista suona lo spartito scelto dal direttore d’orchestra e da esso si lascia guidare, sarà il trionfo della sinfonia, dell’armonia direi.

“L’architettura è musica nello spazio, una sorta di musica congelata”.
(Friedrich Schelling)

A questo punto spero di averti  averti dato qualche elemento in più per scegliere.

Ti invito a contattarmi se ti va di parlarmi della casa dei tuoi sogni .

Sarò felice di ascoltare le tue aspettative, i tuoi desideri e fare in modo di lavorare perché tu possa essere alla fine soddisfatto di avere realizzato il tuo sogno, la tua casa.

La tua casa può avere una chance in più!

Non tutte le case sono grandi e di forma regolare.

Molto spesso vecchie case hanno dimensioni ridotte ed irregolari. I motivi possono essere diversi.

Ad esempio:

– vecchie case padronali ma che nel tempo sono state divise e divise ancora dagli eredi.

– vecchi casolari nati così perché chi li ha costruiti di più non poteva

Diciamoci la verità, questo non riduce minimamente il loro fascino, anzi gli da un certo “non so che”.

 

Spesso semplicemente la forma della casa viene fuori dal lotto intercluso tra due esistenti abitazioni e la

la casa ahimè ai proprietari appare piccola!

E come se non bastasse spesso si aggiunge un altro problema: il poco spazio è sprecato in corridoi inutili.

“Ho un appartamento di forma rettangolare stretto e lungo.

Ma davvero non ci sono alternative al corridoio?

Devo rinunciare ad avere un appartamento bello e funzionale?”

A chi mi ha posto questa domanda qualche tempo fà , ho cercato di dare soluzioni alternative.

La forma della casa sia essa regolare, non regolare, stretta , lunga trapezoidale… etc… non costituisce un ostacolo alla creatività.

Nella mia esperienza, ne ho viste davvero di tutte le forme e non ci crederai ma mi appassionano

proprio le cause o case “impossibili”.

 

La mia filosofia del progettare è far diventare i limiti punti di forza!

Vuoi sapere perché?

Sicuramente starai pensando che questo vale solo in teoria.

Ma nel concreto la famosa casa stretta e lunga è stata un’occasione per uscire dagli schemi e reinventare spazi armoniosi ma anche e soprattutto funzionali.

Comincio a disegnarci sù, a fare schizzi su schizzi.

A me piace molto il disegno a mano libera proprio perché non mi costringe a linee e forme predefinite e mi permette di tirare fuori,

dentro quell’apparente prigione, quale può essere la forma dell’involucro esterno, la soluzione libera.

Si libera!

Perché dettata dalla creatività che come per magia , in un connubio di linee e forme , va a sposarsi con la funzionalità.

 

A proposito mi piacerebbe sfatare un mito.

Spesso a noi architetti viene rimproverato di pensare solo al bello e poco alla funzionalità.

Io ho sposato la causa di dimostrare che non è così.

Mi piacerebbe avere un’ occasione per dimostratelo!

La prima cosa che faccio, prima di cominciare a progettare, è ascoltare le esigenze di chi si è rivolto a me.

Partendo da quelle importanti richieste, cerco di renderle anche belle, ma non perdendo mai di vista la funzionalità.

Noi donne viviamo la casa forse più degli uomini, sappiamo bene quali siano le comodità che non devono assolutamente mancare.

Il fatto di essere anche mamma  mi aiuta poi a dare spesso suggerimenti inerenti proprio la gestione pratica e funzionale della casa pensando anche ai più piccoli.

Lavoro spesso per le giovani coppie che stanno per sposarsi per creare una famiglia. In questa ottica è opportuno pensare nel migliore dei modi ad una casa in prospettiva di chi la

abiterà anche nel futuro!

 

Ma tornando alla questione degli spazi direi che a volte bastano poche mosse per donare armonia ad una casa.

Abbattere una parete, valorizzarne un’altra, aprire un varco….etc…

Le soluzioni possono essere molteplici.

L’importante è uscire dagli schemi predefiniti ed essere aperti a re- inventare lo spazio.

Nel concreto una piccola cucina ed una stanza da pranzo ristretta nella quale si arriva attraverso un angusto corridoio, può essere pensato come un unico ambiente living.

Ovviamente non si può generalizzare. Ogni casa può dare vita a nuove idee partendo sempre dalle esigenze di chi la abita, ma anche dalla sua forma che come dicevo può

essere più o meno regolare ma che sicuramente se facciamo le giuste scelte non precluderà la possibilità alla nostra casa di diventare bella e funzionale!

 

Se ti trovi anche tu ad avere una casa che forse ti sembra poco sfruttabile e appetibile o che semplicemente

vorresti far rivivere in termini di creatività e funzionalità ti invito a contattarmi!

Fra altro il momento è quello giusto per fare casa,

con la proroga a tutto il 2017 delle detrazioni irpef al 50 % per le spese di ristrutturazioni .

(Ma su questo argomento ti invito a seguirmi su un mio prossimo articolo)

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Grazie per aver letto fino a qui!